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Il dopo MWF 2016

Il Milano Whisky Festival 2016 è terminato e mi sembra giusto raccogliere un po’ di emozioni e cercare di trasmetterle quando ancora sono calde e i ricordi vivi.
Sono stato presente la domenica e mi sono perso un sabato da UAU! con un numero di partecipanti davvero incredibile, la domenica però non ha scherzato per nulla, i numeri non li conosco ma era un continuo afflusso di persone. Il merito va tutto a Gervasio Dolci Giuseppe, Andrea Giannone e a tutti quelli che con loro hanno consentito l’organizzazione di un evento tanto bello e tanto atteso (dai che al prossimo mancano solo 363 giorni…..).
Ma perché è così bello? Perché alla fin fine è un ritrovo, perché quando sono arrivato ho passato la prima mezz’ora a salutare i tanti amici con cui si ha a che fare principalmente sui Social Network (nel mio caso) ma che finalmente si ha la possibilità di abbracciare e scambiare due parole tenendo tra le mani un ottimo dram.
Si perché ovviamente ho assaggiato anche io, il giusto (poi dovevo guidare) e qualche sample me lo sono portato a casa….
Purtroppo si tratta come sempre di un “va dove ti porta il cuore” o il consiglio di un amico in alcuni casi…. ovvero una selezione incredibilmente piccola di ciò che era disponibile (per questo è bene sempre portarsi tanti sample da riempire… io ne avevo solo 6… decisamente troppo pochi….)
Ad ogni modo….

Comincio il mio giro con Andrea di Hidden Spirits, imbottigliatore indipendente con un naso sopraffino (tanto che Murray nella sue Whisky Bible 2017 gli ha riconosciuto punteggi da togliersi il cappello: 96.5 per il Longmorn LNG.315 11yo e 94.4 per il Linkwood LKW.716 18yo). Da lui assaggio un elegante Blair Athol (Bla.214 /11year) e mi riempio un bel sample col Linkwood 18 anni

Il mio giro prosegue col suggerimento del mitico Sebastiano che mi indirizza verso Angelo Corbetta indicandomi il Balblair ’90, 21 anni di invecchiamento in ex-bourbon di cui gli ultimi due affinato in Oloroso Sherry. Qui ho trovato un Whisky incredibilmente pieno, elegante con un naso di Sherry, frutta matura, frutti rossi e in bocca sentori di resina, datteri con un finale lungo e persistente. Una bottiglia che voglio assolutamente avere.

Nel mio giro un sample va al Kavalan Solist in Sherry Cask, distilleria taiwanesedi cui avevo comprato una bottiglia quando per la terza volta vinse un oro a competizioni internazionali. La bottiglia non l’ho mai aperta (fa parte della mia collezione) e ho voluto prendermi un secondo sample  da assaggiare con calma e recensire.

Davide Romano (Valinch and Mallet Whisky) mi ha proposto un recentissimo Blair Athol 21 anni imbottigliamento (da 10 giorni in bottiglia!) ha bisogno di un po’ di tempo era ancora chiuso e anche con l’aggiunta di un goccio di acqua, un riassaggio è d’obbligo
perché i suoi prodotti sono superlativi e merita davvero

Altri sample con il Kilchoman Sauternes cask (e qui non si tratta di un affinamento… è stato invecchiato per 5 anni in botti ex sauternes che, per chi non lo sapesse, è un vino bianco dolce della zona di Bordeaux dove la Botrytis Cinerea consente di creare meraviglie che spesso hanno sentori di passiti e zafferano, anche se a volte diventano a mio giudizio quasi stucchevoli a causa dell’eccessivo zucchero residuo)  Si tratta quindi di un Whisky che mi incuriosisce molto, la torba, il fumo di un Kilchoman in una botte del genere? Vedremo all’assaggio….

Altro assaggio è stato il Kilkerran “finale” della distilleria Glengyle che ha raggiunto finalmente i 12 anni di invecchiamento. Fino ad ora i vari “work in progress” hanno evidenziato grandissime potenzialità (notevole il 6th Work in Progress in Bourbon). Ho trovato un Whisky estremamente equilibrato, che però voglio riassaggiare con calma perché avevo ancora in bocca il finale persistente del Balblair.

Concludo con quella che per me è stata la sorpresa di questo Milano Whisky Festival….
Attirato dalla scritta “The first Italian Single Malt” che troneggiava sotto il nome “Ghibinèt”, ho fatto due chiacchere con Mauro Leoni, fondatore del Glu Glu 2000, The Mailt Whisky Club che nel 2008 (ma che sicuramente covava da prima) ha convinto la Peloni (Birra Stelvio e Braulio) a produrre il Whisky distillando di fatto, la propria birra. L’idea di Mauro però è andata oltre, non lasciando maturare per 8 anni il distillato in botti a caso… ma in botti di Islay, provenienti da Caol Ila. Al naso il fumo era presente ma non invadente, con note balsamiche; in bocca è stata un’esplosione di fumo e salamoia con ancora deliziose note balsamiche. Era l’ultimo assaggio, ma mi sono riempito anche un sample per poterlo ridegustare con calma…
In auto, dopo circa 30 minuti, avevo ancora in bocca il finale del Ghibinèt (nome che, mi ha spiegato Mauro derivare dalla fusione del tedesco di ‘Gaben’, doni e ‘Nacht’ notte)

Insomma… un Whisky Festival davvero bello e con tantissimi partecipanti e il merito come ho già detto ma non finirò mai di ripeterlo va sicuramente tutto ad Andrea Giannone, Gervasio Dolci Giuseppe al loro Staff e a tutti quelli che sono stati “al di là” dei banconi, a soddisfare con pazienza, competenza e professionalità le nostre curiosità e a riempire con calma e delicatezza ma con un filo di odio profondo i miei sample dall’imboccatura minuscola 😀

Arrivederci al Milano Whisky Day! (Maggio 2017)

Appuntamento al Milano Whisky Festival 2016!

Chi segue “il milanese imbruttito” su Facebook sicuramente risponderà con un: “si vabeh ma manca un mese!” Però lo ricordo…
Per il mese di Novembre bisogna segnarsi un paio di date sul calendario:

Milano 5 – 6 Novembre
Milano Whisky Festival & Fine Rum (11a edizione)
presso il Marriott Hotel in via Washington 66
Orario:
Sabato 14.00 – 24.00
Domenica 14.00 – 21.00

L’ingresso è gratuito (previa registrazione) e le degustazioni partono da 3€

Come sempre, le Masterclasses:

SABATO 5 NOVEMBRE
MWF Ore 15.45 – Wilson & Morgan by Rossi & Rossi (SOLD OUT)
MWF Ore 17.00 – A dream in a dram
MWF Ore 18.30 – Discovery Scotland with Hunter Laing

DOMENICA 6 NOVEMBRE
MWF Ore 14.30 – Rum Nation by Rossi & Rossi

Registratevi subito sul sito: http://www.whiskyfestival.it/it/

Io, ovviamente ci sarò!

Bruichladdich 11anni MWF 2015

bruichladdich-mwf-11y-2
Quest’anno gli amici Andrea Giannone e Giuseppe Gervasio Dolci del Milano Whisky Festival & Rum
hanno scovato due botti di Bruichladdich davvero interessanti (non che le loro selezioni non siano interessanti, anzi… ma non so come facciano ad alzare il livello qualitativo ogni anno…); un 10 anni a piena gradazione e questo 11 anni imbottigliato a 46%.

In particolare mi ha davvero colpito questo Bruichladdich 11 anni, distillato il 26 novembre 2003 ed imbottigliato il 27 agosto 2015 (ex sherry) per un totale di 90 bottiglie a 46% Vol di Alcol. Continua la lettura di Bruichladdich 11anni MWF 2015

Milano Whisky Festival & Fine Rum 2015

Non manca molto e sono molto in ritardo nel parlarne, visto che mancano solo 10 giorni al Milano Whisky Festival 2015, evento importante che come ogni anno, unisce Professionisti e amanti del Malto presso:

HOTEL MARRIOTT – VIA WASHINGTON 66 – MILANO

SABATO 14 – DOMENICA 15 NOVEMBRE

Apertura al pubblico:

Sabato 14 novembre dalle 14.00 alle 24.00
Domenica 15 novembre dalle 14.00 alle 21.00

Ingresso gratuito (previa registrazione all’ingresso)

Quest’anno ci saranno tanti buoni motivi per partecipare: anzitutto per festeggiare il primo Whisky Italiano: Puni che con i suoi due imbottigliamenti Nova (botti rovere americato ed europeo) e Alba (botti di Marsala e Islay) sta conquistando gli appassionati (me compreso)

Il Whisky Club Italia presenterà i suoi ultimi imbottigliamenti:
Sono due Ben (lo scozzese antico per “grande sommità”):
– Ben Nevis 1997-2015, 18 anni, 53.4%, ex sherry hogshead
– Benrinnes 1997-2015, 18 anni, 52.5%, ex bourbon
Entrambi Single Cask, Cask Strength, Natural Colour.
“roba buona” come sempre del resto, visto che sono stati selezionati nientepopodimento che da Claudio Riva e Davide Terziotti.
Oltre al Whisky sarà disponibile un’altra novità davvero molto gradita visto che di testi in lingua italiana validi siamo un po’ indietro:
Degustare il Whisky di Lew Bryson, un bel libro che vi invito a prenotare ed acquistare direttamente sul sito del Whiskyclub.it cliccando QUI

Ovviamente non è finita, perché tra le tante novità ci saranno anche “The Young Rebels Collection”,   selezioni di Andrea Ferrari (Hidden Spirits) e in più Andrea mi ha detto che ci sarà una bella novità… ma non posso dirvi altro 🙂
e poi MasterClass (Max Righi di Whisky Antique) e ovviamente tanto altro che potete trovare sul sito del Whisky Festival cliccando QUI

 

Kilchoman MWF 2012

Kilchoman Milano Whisky Festival 2012Devo premetterlo subito, a me il Kilchoman piace un sacco. Perché la distilleria è giovane, intraprendente e ogni suo imbottigliamento è qualcosa di particolare. La prima volta che ho annusato questo Kilchoman (scelto dal sapiente naso dello Staff del Milano Whisky Festival) ho detto solo una parola:
“WHOA!”
la seconda frase, dopo averlo annusato nuovamente e prima di sentirlo al palato è stata:
“ne voglio due bottiglie”.
Kilchoman è una distilleria decisamente giovane se consideriamo che la prima botte è stata riempita il 14 dicembre 2005 e il primo imbottigliamento è del 9 settembre 2009. E’ naturalmente l’ultima nata su Islay e ha avuto un deciso successo che a mio parere è giustificato. Produce ottimi distillati, molto malto (tanto che riesce a realizzare un 100% Islay, dove tutto è dell’Isola) e più invecchia più diventa interessante.
Quella di cui parlo è stato scelto e imbottigliato per il Milano Whisky Festival, Bourbon Cask Numero 245 distillato il 15 agosto 2007 e imbottigliato a 59,5% il primo giorno di ottobre del 2012, 5 anni quindi.

Naso
Potenza, torba e fumo, scamorza affumicata, legno, albicocche

Palato
Notevole torba e fumo, albicocche e una dolcezza cremosa

Finale
Lungo e digestivo, con tutte quelle sfumature dell’affumicato, dalla scamorza allo speck dal camino alla pipa spenta e torna quella dolcezza particolare e cremosa

L’aggiunta di acqua libera torba e albicocche con i toni più dolci, però a mio parere perde quella forza che lo caratterizza tanto

Se volete assaggiarlo o prendere una bottiglia, dovete affrettarvi, il Cask ha donato solo 258 bottiglie e si trova in vendita presso il Milano Whisky Festival

Sfida Arran Glenfarclas Glenburgie (ne resteranno soltanto due)

Arran-Glenfarclas-Glenburgie

 

3 bottiglie interessanti per il Milano Whisky Festival 2014.
Volevo acquistarne solo due, una andrà scartata, quindi una bella sfida: quali mi piaceranno di più?
Prima ancora di cominciare la degustazione, da Arran e Glenfarclas mi aspettavo grandi cose, Glenburgie è arrivato un po’ così, all’ultimo minuto ed è entrato timidamente nella sfida.

Arran è una piccola distilleria delle Islands, situata a Lochranza, sull’isola di Arran (ovviamente); fondata nel 1993 ha una capacità (al 2014) di  750 mila litri ma visto l’interesse per i suoi prodotti intende raddoppiare (da due a quattro) gli alambicchi entro il 2016

Glenfarclas ha una storia decisamente più lunga, considerando che nel 2011 ha festeggiato il suo 175° anniversario dalla fondazione. Ha una produzione di tutto rispetto con i suoi 3,4 milioni di litri annui di capacità e si trova nella regione con il più alto tasso di concentrazione di distillerie, lo Speyside, con sede a Ballindalloch.

Glenburgie, fondata nel 1810 è una storica distilleria nello Speyside che nel 2003 è stata completamente ricostruita demolendo la vecchia, ha una capacità di oltre 4 milioni di litri, molti dei quali utilizzati per dare carattere al Blend Ballantine’s.
L’ultimo arrivato sarà anche il primo ad essere assaggiato Continua la lettura di Sfida Arran Glenfarclas Glenburgie (ne resteranno soltanto due)