Whisky de Bretagne

Whisky de Bretagne

Non solo Scozia quindi, ma anche Bretagna.
Quella regione della Francia a Nord Ovest, estremo eremo prima dell’Oceano, dove la vita è tranquilla, le vacche pascolano libere, la natura prevale e le coste che attirano tanti turisti ed Artisti.
Questo non è l’unico Whisky di Grano prodotto in quella regione e non è nemmeno “il più buono” se fosse possibile generalizzare la soggettività.
il 20 Novembre 1991 (secondo il Registro Imprese Francese, dal 1968 secondo le informazioni reperite da Internet) Emmanuel Fisselier ha fondato la società Le Liqueurs Fisselier e tra i diversi prodotti produce anche questo Whisky (un Blend… lo dico solo ora così i puristi del Single Malt sono rimasti qualche secondo in più su questa pagina). In commercio a poco più di 30 euro (si trova a qualcosa meno nei supermercati della zona)

Il colore non mente, si tratta di un Whisky sicuramente giovane (la data di invecchiamento non è riportata; c’è solo la gradazione di 41% di Alcol)

Al naso è molto fresco, con chiare note agrumate e tracce di gomma, caucciù.
In bocca risulta davvero molto fresco, gli agrumi sono ben presenti (mandarino, pompelmo giallo, mapo). Un retrogusto amarognolo che ricorda il profumo di cereali.
Il finale è naturalmente breve ma piacevole. Un Whisky che definirei estivo, decisamente poco impegnativo e ripeto, molto fresco.
Da aperitivo

 

 

 

Appuntamento di Gennaio

Per il 26 gennaio, il Milano Whisky Festival ha organizzato una bella serata di degustazione libera e aperta a tutti.

Dalle 19.00 alle 24.00, oltre 100 Single Malt Scotch Whisky (e non solo), in degustazione libera a partire da 3€

INGRESSO LIBERO E CONSAPEVOLE

per info:

giuseppe@whiskyfestival.it

ecco alcuni delle etichette in degustazione

ARDBEG AURIVERDES
ARDBEG STILL YOUNG
ARRAN 12YO CASK STRENGTH
ARRAN MWF 2014
ARRAN SINGLE SHERRY CASK
BALVENIE DOUBLEWOOD 17YO
BALVENIE TUN 7
BLAIR ATHOL 22YO WB
BOWMORE 100° DEGREES
BOWMORE 10YO DOD
BOWMORE 13YO 48% W&M
BOWMORE 17YO DUTHIES
BOWMORE 8YO
BOWMORE DARKEST (90’S EDITION)
BOWMORE ENIGMA
BOWMORE SMALL BATCH
BOWMORE SURF
BRUICHLADDICH 12YO 55.8% CAD
BRUICHLADDICH NOSTALGIA 20YO
BUNNAHABHAIN 11YO CAD
BUNNAHABHAIN TOITEACH
CAOL ILA 12YO
CAOL ILA 16YO MWF 2006
CAOL ILA DE MOSCATEL FINISH
CARDHU 12YO
CARDHU 15YO
CLYNELISH 16YO 48% W&M
CLYNELISH DISTILLERY ONLY
CRAIGELLACHIE 11YO 57.3% JMC
DALMORE 70YO 45% JMC
GLENBURGIE 22YO 57.7% CAD.
GLENBURGIE MWF 2014
GLENDRONACH 21YO
GLENDRONACH MWF 2012
GLENFARCLAS MWF 2014
GLENFARCLAS POT STILL (11TH EDITION)
GLENGOYNE 15YO
GLENGOYNE CASK STRENGTH 58.7%
GLENKINCKIE DE 1992
GLENLIVET 18YO
GLENLIVET 25YO
GLENLIVET CELLAR 1983
GLENLOSSIE FLORA & FAUNA
GLENMORANGIE QUINTA RUBAN
GLENROTHES 17YO 54.1% JMC
HAZELBURN 8YO
HIGHLAND PARK ORIGINS
HOUSE MALT 8YO W&M
KILCHOMAN MWF 2013
KILCHOMAN VINTAGE 2007
KILCHOMAN SINGLE CASK Selezionato per ARTIGIANO IN FIERA
LAPHROAIG 18YO
LAPHROAIG 8YO DOD
LAPHROAIG HIGH GROOVE
LAPHROAIG TRIPLE WOOD
LINKWOOD 12YO 54.6% JMC
LINKWOOD 18YO WB
LONGMORN 16YO
MILLBURN 29YO CAD
MORTLACH LIMITED EDITION SPEYSIDE FESTIVAL
MORTLACH MWF 2009
NIKKA BLACK 8
PORT ELLEN (6TH EDITION)
PORT ELLEN 23YO 49% DOD
ROSEBANK 16YO CAD
SPRINGBANK 10YO HMS 50.5%
SPRINGBANK MWF 2009
STRATHIALA 12YO
TALISKER 30YO (IMB. 2007)
TOMATIN 14YO (PORT WOOD)
TOMATIN 18YO
WESTPORT 17YO 48% WM
WILD TURKEY RARE BREED
YOICHI 15YO

sicuramente un’ottima occasione per assaggiare qualcosa di nuovo 🙂

Appuntamento in Via De Amicis, 34 a Milano

Assaggino: Springbank Vintage 1996

In Scozia le distillerie che fanno tutto da sole, dal maltare l’orzo all’imbottigliamento del distillato, si possono contare sulle dita di una mano a cui manca mignolo, anulare e medio.
Da quanto mi risulta infatti, Springbank e Kilchomann sono le uniche rimaste legate al detto “chi fa da se fa per tre” e in più entrambe (per ora) non sono state inglobate (acquistate) da colossi come Diageo o dei Fratelli Chivas.

Springbank

 

Si tratta ovviamente di distillerie con produzione limitata (750.000 litri all’anno nel caso della Spingbank) e che a parer mio, garantiscono un Whisky “vecchio stampo”: senza rischi di interferenze legati alla moda come i vari “no age” che ultimamente pare vadano molto (o meglio, su cui i grandi nomi puntano molto…)

l’Imbottigliamento in oggetto (Sherry Single cask N. 624, 600 bottiglie in esclusiva per il Milano Whisky Festival del 2009, piena gradazione a 57,1%), proviene da un distillato del 1996, quindi 13 anni di invecchiamento.

Un piena gradazione di solito “fulmina” il naso: l’elevato grado infatti tende ad anestetizzare l’olfatto ma non è questo il caso. Il grado alcolico certo si sente, ma insiprando lentamente non diventa “brutale”.
Il primo impatto è vernicioso, diluente, smalto e poi pere anche se lontane
In bocca l’alcol si sente, legno leggero con un filo di fumo, in generale tutto molto equilibrato. Il finale è medio lungo, compaiono fichi e lontanissime albicocche secche.

Vista la gradazione ho aggiunto un filo d’acqua. La gamma dei profumi migliora e diminuisce quella “verniciosa” che io gradisco poco: aumentano le albicocche e le pere.

Un buon Whisky molto equilibrato, nulla che mi faccia gridare “WHOA!” ma che comunque rimane sicuramente da riassaggiare

Whiskologia appassionata

Il titolo vuol essere un chiaro omaggio alla Legge di Murphy, qualcosa quindi su cui sorridere e per prendersi (prenderci) un po’ in giro, pertanto ecco la Whiskologia!!

il passivo
colui che quando passa davanti al reparto alcolici del supermercato e vede le bottiglie di Whisky rallenta col carrello, si ferma un attimo, osserva finché la moglie non lo trascina via dicendo: “non beviamo quella roba” e poi compra il limoncello. Continua la lettura di Whiskologia appassionata

I torbati hanno invaso lo Spazio?

Ieri, mentre era in corso una piccola emergenza (fortunatamente un falso allarme) sulla IIS, leggevo il blog “diario di Bordo” di Samantha Cristoforetti.
Mi ha colpito l’articolo “L’odore dello spazio” perché ad un certo punto Samantha scrive (cito testualmente):

A un certo punto, una volta aperto il portello sul nostro lato, Terry mi ha invitata ad annusare “l’odore dello spazio” nel vestibolo. È una specie di barzelletta, naturalmente, lo spazio non ha odore. Ma è apparentemente il tipico odore dei materiali che sono stati esposti al vuoto. Non un odore piacevole, vi dirò: direi che la componente dominante è “bruciato” con un pizzico di “marcio”.

bruciato con un pizzico di marcio?… ma non è che i Torbati hanno conquistato lo spazio? 😀

Bottiglia o Sample? bel dilemma

Sarà, ma io prediligo le bottiglie. Anche se i Sample aiutano la vita (e il portafoglio).
Quando si apprezzano i Whisky e si comincia ad acquistarne ed assaggiarne diversi si arriva per forze di cose a “volerne di più” che tradotto significa semplicemente desiderare imbottigliamenti particolari, tirature limitate e di annate importanti. Non c’è nulla da fare, quando c’è la passione e una certa esperienza di fondo maturata negli anni (leggasi assaggi ed acquisti), gli imbottigliamenti “normali” ci soddisfano meno e a volte non li guardiamo nemmeno: il Glen Grant 5 anni lo vendono anche dai baracchini dei panini che compaiono come funghi la notte, quindi lo bistratto (facendo male).
Però c’è l’imbottigliatore indipendente che ha scovato sotto uno zerbino una botte di nettare invecchiato 11 anni, lo ha imbottigliato e ora lo vende a 250 euro la bottiglia. Lo voglio.
In questo caso, se si hanno davvero tanti soldi da spendere (investire direi io, buttare direbbero molti) e tanto spazio in casa, ben venga l’acquisto.
La realtà dei nostri conti correnti purtroppo ci impone dei forti limiti sull’acquisto di bottiglie d’eccellenza (o presunta tale, visto che purtroppo non sono pochi i casi in cui una bottiglia che dal prezzo immaginavamo un’eccellenza, non si è rivelata tale alla degustazione)

Le soluzioni sono poche:
Si assaggiano presso i locali/pub
Si acquistano poche bottiglie all’anno
Si acquistano i Sample.

Il primo punto è quello più “triste” perché di locali che hanno una scelta degna dell’appassionato ce ne sono veramente pochi anzi, pochissimi. Personalmente ne conosco solo due a Milano: uno è l’Irish Pub Mulligans in via G. Govone, l’altro è il Bar Metro in Via dei Martinitt (P.za De Angeli). Se qualcuno ne conosce degli altri, anche in altre città, è gentilmente invitato a commentare e a segnalarmeli! Sarei ben felice di poter creare una lista di locali dove gli amanti del Single Malt (e magari non solo) possono recarsi per qualche assaggio…

Per le poche bottiglie,  è un po’ come faccio io… Poche ma buone diceva qualcuno e in generale è così

sample whisky
Per i Sample… beh.. a me i sample non piacciono molto…
Per me è come acquistare la copertina di un libro senza il libro. Purtroppo però è l’unica alternativa al “silenzio”.
Se vogliamo degustarci un Malto comodamente seduti sul divano di casa nostra mentre ascoltiamo della buona musica classica, l’unica alternativa è di comprare i Sample. Che poi sono anche carini, spesso confezionati con ceralacca, etichette personalizzate, magari scritte a mano…. Un tempo c’era chi collezionava i mignon (forse ancora adesso) e mi ricordo che quando ero piccolo, nell’armadietto dei liquori c’erano queste meravigliose bottigliette simili in tutto e per tutto a quelle grandi.
Però il Sample è pericoloso.. è una tantum, qualcosa di irripetibile (spesso)… la sua degustazione diventa un momento preziosissimo.
Ora, io non so voi, ma per me considerare la degustazione come esperienza soggettiva è un dato di fatto e come tale appunto è soggetto a diverse variabili: cosa abbiamo mangiato, come ci sentiamo, gli odori nella stanza, il nostro grado di stanchezza….
Una bottiglia ci consente il famoso ritenta, sarai più fortunato un sample molto probabilmente no.  Per me non sarebbe la prima volta apprezzare un whisky maggiormente dopo il secondo, terzo assaggio a distanza di tempo (anche settimane). Cambia la situazione, cambia la personale condizione fisica/mentale. Un sample ci obbliga a un tiro singolo, al giro veloce; non all’intera gara.

 

Whisky a merenda

magari spalmato su una bella fetta di pane tostato?
Perché no…
Simpatico infatti questo piccolo dono natalizio che abbiamo ricevuto:

Macallan caramelle e marmellate

confezione con caramelle fondenti (un po’ le nostre mou) al whisky e marmellatine alle arance insaporite con Whisky di Macallan, Bowmore e Famous Grouse
Premetto subito che il Whisky lo ha giusto “visto passare” (nelle caramelle si parla di percentuali dell’1,7%) tanto che negli ingredienti è aggiunto anche un “aroma Whisky”.
Le marmellate sono prodotte dalla MacKays, marca piuttosto famosa in Inghilterra e che esporta in tutto il mondo (chissà perchè tutte le marmellate al whisky che ho visto sono sempre di arance… io adoro quella di Marroni!)
Ma non sono qui certo per fare le pulci ad un regalo e degustandolo, un ricordo al whisky lo hanno (più le marmellatine che le caramelle) e che per un appassionato rimane un regalo simpatico e gradito