Qualche tempo fa, in tv c’era una pubblicità di Gino Paoli che esaltava un Blend Whiskey suonando un accordo sul pianoforte, donando uno stato di piacere, di completezza, di grandiosità, quando per il Single Malt, si limitò a premere un tasto emettendo così una singola nota. Magari quella pubblicità c’è ancora, non saprei dirlo perché la televisione non la guardo molto.
Ad ogni modo l’idea che si voleva passare è che un Blend è più “completo” di un Single. Ma….
Passo indietro.
Single Malt:
si possono definire Single Malt, solo ed esclusivamente i Whisky prodotti in un’unica distilleria e con un unico tipo di malto (Orzo)
Blended:
sono una miscela di diversi Whisky di malto e grano (o altri cereali) provenienti da diverse distillerie
Vatted:
miscela di Whisky provenienti da diverse distillerie ma prodotti esclusivamente con malto.
La differenza sostanziale quindi tra Blended e Vatted è che per la prima tipologia si utilizza anche del Whisky di grano, che costa meno in termini di produzione e che si usa principalmente per i Blend. Di Whisky di grano ne viene imbottigliano davvero poco rispetto alla media.
La nascita del Blend avviene tra il 1800 e il 1900, quando cioè cominciarono le esportazioni ed era difficile soddisfare il palato del vecchio continente (e oltre) non abituato ai gusti decisi dei Single Malt.
Per questo vennero in qualche modo ammorbiditi creando gusti “universali” che potessero piacere ad un più ampio pubblico.
Ma è davvero più completo come Gino Paoli voleva farci intendere?
A questa domanda non c’è risposta, è una battaglia persa, come convincere due persone tifose di due squadre diverse a cambiare idea, come dire che l’IOS di Apple è meglio di Android, come discutere se l’uovo è arrivato prima della gallina.
Per quanto mi riguarda, il Blend è un minestrone (e questo è un dato di fatto) e come tale lo bevo/consumo. Quando voglio farmi un ruttino mi bevo anche un Johnnie Walker Black Label. Quando voglio degustarmi un Whisky, bevo un Single Malt.
Ecco… forse ho detto esattamente ciò che non volevo dire 😛
MITICO !!! :=))))))
Credo sia doveroso aggiunger qualche riflessione: l’articolo era frutto di appunti presi “secoli” fa… poi ovviamente col tempo
i gusti cambiano, l’esperienza cambia (esperienza in termini di degustazioni) e devo ammettere che ci sono tanti blend di assoluta
qualità e rispetto. Pensiamo solo ai Samaroli o ai prodotti della Compass Box 🙂
Allora il pure malt e single malt è lo stesso prodotto ?
ciao Teddy,
il pure malt è generalmente un blend di puro malto d’orzo, ovvero il risultato della miscelazione di diversi single malt