visto che di sfumature se ne sta parlando tanto, ecco 50 sfumature che trovo davvero interessanti:
ma attenzione! nuoce gravemente al portafoglio 🙂
E’ un post un po’ riflessivo, che mi auguro di poter espandere grazie ai Vostri commenti e che riguarda la lenta ma inesorabile scomparsa delle caratteristiche univoche di una distilleria: l’acqua, l’essiccazione a torba, il malto, le vasche di fermentazione e l’imbottigliamento.
L’acqua:
Le disposizioni della Comunità Europea sulla purezza delle acque utilizzate a fini alimentari è molto stringente, diverse distillerie devono procurarsi l’acqua da fonti più pure e magari meno vicine o in ogni caso applicare filtri più selettivi alla sorgente.
L’essicazione a torba:
Con l’introduzione del carbone e delle fornaci elettriche, a gasolio o a gas nel ventesimo secolo, la torba non è più il combustibile fondamentale per essiccare l’orzo con il risultato che il Whisky si è “ammorbidito” diventando più leggero e meno torbato. Continua la lettura di l’appiattimento delle diversità – globalizzazione?
L’Harp Pub Guinness e WhiskyFacile Milano organizzano una bellissima serie di eventi per conoscere il Whisky e il Whiskey:
Si degusteranno, guidati dalle sapienti parole di WhiskyFacile
diverse realtà : dalla pura Scozia al classico Blend Americano.
Un ottimo modo per avvicinarsi e imparare a conoscerlo con chi, sapendone più di noi, saprà aiutarci a capire le differenze, qualità , pregi e difetti del nostro distillato preferito!
Telefonate e prenotate!!
Una settimana di influenza tosta… naso e gusto completamente addormentati tanto che non sento la differenza tra il miele e una cipolla mi costringono a vagare un po’ nella teoria, tenendo da parte le degustazioni….
Quando un appassionato legge “Single Cask” sull’etichetta ha una sorta di erezione psicologica, quando una persona qualunque legge la stessa cosa sull’etichetta sa solo che costa di più.
Per me il Single Cask è IL Whisky. E’ La Distilleria nella sua rappresentazione più autorevole, più semplice e più importante. Continua la lettura di Botti queste sconosciute
Qualche tempo fa, in tv c’era una pubblicità di Gino Paoli che esaltava un Blend Whiskey suonando un accordo sul pianoforte, donando uno stato di piacere, di completezza, di grandiosità , quando per il Single Malt, si limitò a premere un tasto emettendo così una singola nota. Magari quella pubblicità c’è ancora, non saprei dirlo perché la televisione non la guardo molto.
Ad ogni modo l’idea che si voleva passare è che un Blend è più “completo” di un Single. Ma….
Passo indietro.
Single Malt:
si possono definire Single Malt, solo ed esclusivamente i Whisky prodotti in un’unica distilleria e con un unico tipo di malto (Orzo) Continua la lettura di Single, Blended o Vatted?
E’ un post breve, riflessivo e che fa un po’ sorridere.
Tante volte nei ristoranti capita di osservare la lista degli spiriti, d’abitudine butto sempre un occhio ai Whisky offerti e mi diverte sempre la generalizzazione, ad esempio:
Dalmore 8 euro
Glen Grant 5 euro
Chivas Regal 5 euro
Jack Daniel’s 5 euro
Gli appassionati sanno benissimo che la domanda che sorge spontanea leggendo questa lista d’esempio è: “Dalmore si… ma quale?”
Perché ovviamente se si tratta di un 12 anni va bene.. ma se fosse un 25 anni allora ne prenderei un paio come sample!
Alla fin fine per noi appassionati è come se si entrasse in un concessionario e si ordinasse una “Fiat”.
Non solo Scozia quindi, ma anche Bretagna.
Quella regione della Francia a Nord Ovest, estremo eremo prima dell’Oceano, dove la vita è tranquilla, le vacche pascolano libere, la natura prevale e le coste che attirano tanti turisti ed Artisti.
Questo non è l’unico Whisky di Grano prodotto in quella regione e non è nemmeno “il più buono” se fosse possibile generalizzare la soggettività .
il 20 Novembre 1991 (secondo il Registro Imprese Francese, dal 1968 secondo le informazioni reperite da Internet) Emmanuel Fisselier ha fondato la società Le Liqueurs Fisselier e tra i diversi prodotti produce anche questo Whisky (un Blend… lo dico solo ora così i puristi del Single Malt sono rimasti qualche secondo in più su questa pagina). In commercio a poco più di 30 euro (si trova a qualcosa meno nei supermercati della zona)
Il colore non mente, si tratta di un Whisky sicuramente giovane (la data di invecchiamento non è riportata; c’è solo la gradazione di 41% di Alcol)
Al naso è molto fresco, con chiare note agrumate e tracce di gomma, caucciù.
In bocca risulta davvero molto fresco, gli agrumi sono ben presenti (mandarino, pompelmo giallo, mapo). Un retrogusto amarognolo che ricorda il profumo di cereali.
Il finale è naturalmente breve ma piacevole. Un Whisky che definirei estivo, decisamente poco impegnativo e ripeto, molto fresco.
Da aperitivo
Per il 26 gennaio, il Milano Whisky Festival ha organizzato una bella serata di degustazione libera e aperta a tutti.
Dalle 19.00 alle 24.00, oltre 100 Single Malt Scotch Whisky (e non solo), in degustazione libera a partire da 3€
INGRESSO LIBERO E CONSAPEVOLE
per info:
giuseppe@whiskyfestival.it
ecco alcuni delle etichette in degustazione
ARDBEG AURIVERDES
ARDBEG STILL YOUNG
ARRAN 12YO CASK STRENGTH
ARRAN MWF 2014
ARRAN SINGLE SHERRY CASK
BALVENIE DOUBLEWOOD 17YO
BALVENIE TUN 7
BLAIR ATHOL 22YO WB
BOWMORE 100° DEGREES
BOWMORE 10YO DOD
BOWMORE 13YO 48% W&M
BOWMORE 17YO DUTHIES
BOWMORE 8YO
BOWMORE DARKEST (90’S EDITION)
BOWMORE ENIGMA
BOWMORE SMALL BATCH
BOWMORE SURF
BRUICHLADDICH 12YO 55.8% CAD
BRUICHLADDICH NOSTALGIA 20YO
BUNNAHABHAIN 11YO CAD
BUNNAHABHAIN TOITEACH
CAOL ILA 12YO
CAOL ILA 16YO MWF 2006
CAOL ILA DE MOSCATEL FINISH
CARDHU 12YO
CARDHU 15YO
CLYNELISH 16YO 48% W&M
CLYNELISH DISTILLERY ONLY
CRAIGELLACHIE 11YO 57.3% JMC
DALMORE 70YO 45% JMC
GLENBURGIE 22YO 57.7% CAD.
GLENBURGIE MWF 2014
GLENDRONACH 21YO
GLENDRONACH MWF 2012
GLENFARCLAS MWF 2014
GLENFARCLAS POT STILL (11TH EDITION)
GLENGOYNE 15YO
GLENGOYNE CASK STRENGTH 58.7%
GLENKINCKIE DE 1992
GLENLIVET 18YO
GLENLIVET 25YO
GLENLIVET CELLAR 1983
GLENLOSSIE FLORA & FAUNA
GLENMORANGIE QUINTA RUBAN
GLENROTHES 17YO 54.1% JMC
HAZELBURN 8YO
HIGHLAND PARK ORIGINS
HOUSE MALT 8YO W&M
KILCHOMAN MWF 2013
KILCHOMAN VINTAGE 2007
KILCHOMAN SINGLE CASK Selezionato per ARTIGIANO IN FIERA
LAPHROAIG 18YO
LAPHROAIG 8YO DOD
LAPHROAIG HIGH GROOVE
LAPHROAIG TRIPLE WOOD
LINKWOOD 12YO 54.6% JMC
LINKWOOD 18YO WB
LONGMORN 16YO
MILLBURN 29YO CAD
MORTLACH LIMITED EDITION SPEYSIDE FESTIVAL
MORTLACH MWF 2009
NIKKA BLACK 8
PORT ELLEN (6TH EDITION)
PORT ELLEN 23YO 49% DOD
ROSEBANK 16YO CAD
SPRINGBANK 10YO HMS 50.5%
SPRINGBANK MWF 2009
STRATHIALA 12YO
TALISKER 30YO (IMB. 2007)
TOMATIN 14YO (PORT WOOD)
TOMATIN 18YO
WESTPORT 17YO 48% WM
WILD TURKEY RARE BREED
YOICHI 15YO
sicuramente un’ottima occasione per assaggiare qualcosa di nuovo 🙂
Appuntamento in Via De Amicis, 34 a Milano
In Scozia le distillerie che fanno tutto da sole, dal maltare l’orzo all’imbottigliamento del distillato, si possono contare sulle dita di una mano a cui manca mignolo, anulare e medio.
Da quanto mi risulta infatti, Springbank e Kilchomann sono le uniche rimaste legate al detto “chi fa da se fa per tre” e in più entrambe (per ora) non sono state inglobate (acquistate) da colossi come Diageo o dei Fratelli Chivas.
Si tratta ovviamente di distillerie con produzione limitata (750.000 litri all’anno nel caso della Spingbank) e che a parer mio, garantiscono un Whisky “vecchio stampo”: senza rischi di interferenze legati alla moda come i vari “no age” che ultimamente pare vadano molto (o meglio, su cui i grandi nomi puntano molto…)
l’Imbottigliamento in oggetto (Sherry Single cask N. 624, 600 bottiglie in esclusiva per il Milano Whisky Festival del 2009, piena gradazione a 57,1%), proviene da un distillato del 1996, quindi 13 anni di invecchiamento.
Un piena gradazione di solito “fulmina” il naso: l’elevato grado infatti tende ad anestetizzare l’olfatto ma non è questo il caso. Il grado alcolico certo si sente, ma insiprando lentamente non diventa “brutale”.
Il primo impatto è vernicioso, diluente, smalto e poi pere anche se lontane
In bocca l’alcol si sente, legno leggero con un filo di fumo, in generale tutto molto equilibrato. Il finale è medio lungo, compaiono fichi e lontanissime albicocche secche.
Vista la gradazione ho aggiunto un filo d’acqua. La gamma dei profumi migliora e diminuisce quella “verniciosa” che io gradisco poco: aumentano le albicocche e le pere.
Un buon Whisky molto equilibrato, nulla che mi faccia gridare “WHOA!” ma che comunque rimane sicuramente da riassaggiare
Il titolo vuol essere un chiaro omaggio alla Legge di Murphy, qualcosa quindi su cui sorridere e per prendersi (prenderci) un po’ in giro, pertanto ecco la Whiskologia!!
il passivo
colui che quando passa davanti al reparto alcolici del supermercato e vede le bottiglie di Whisky rallenta col carrello, si ferma un attimo, osserva finché la moglie non lo trascina via dicendo: “non beviamo quella roba” e poi compra il limoncello. Continua la lettura di Whiskologia appassionata