Mercato Italiano, come va?

Un giorno, in una grande edicola di Milano, cercavo qualcosa che parlasse di Whisky… all’estero si trovano Whisky Advocate, Whisky Magazine…. in Italia ci sono riviste di cucina e di moda, di terapie alternative (soldi buttati) e di informatica per tutti i gusti e tutti i colori ma di Whisky manco l’ombra.
Whisky Magazine è tradotta in francese, greco, mandarino, spagnolo e giapponese ma non in italiano. Perché?
Perché l’Italia non è un mercato “interessato” al Whisky….

Ho così preso i dati sul consumo degli ultimi 4 anni di Whisky Single Malt (dal 2010 al 2013, i dati sono del 2014 presi dalle ultime due edizioni del Malt Whisky Yearbook) per capire se davvero in Italia non c’è interesse e in effetti i dati sono abbastanza preoccupanti:

 

in Italia c’è un calo costante di consumo. Francia e UK, stabili tra alti e bassi, in America c’è una crescita costante. In Italia invece c’è la crisi? si vabbeh.. ma c’è ovunque la crisi, che poi è una scusa per lamentarsi che non si vende più, non si compra più, non si consuma più (prova tu a consumare come un tempo con l’iva al 22% e gli stipendi fermi a 10 anni fa).
Ma se davvero c’è questo calo, come mai eventi come lo Spirit Of Scotland appena terminato a Roma o il Milano Whisky Festival sono così seguiti e hanno tutto questo successo? Come mai il Whisky Club Italia pare abbia un successo oltre le più rosee previsioni? (che merita abbondantemente!)  Io non credo che non ci siano “nuove leve”, che le persone che frequentano certi eventi siano sempre le stesse.
Sono gli ultimi anni ad esser crollati così tanto? Eppure sembra che entro il 2018 il Whisky sorpassi perfino la Vodka come consumo mondiale. Si stanno svegliando solo i Russi e i paesi dell’Asia?
Qualcuno sa spiegarmelo?

Intanto io faccio i capricci: voglio leggere Whisky Magazine in Italiano! Comprate più Whisky!!!

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