Sarà, ma io prediligo le bottiglie. Anche se i Sample aiutano la vita (e il portafoglio).
Quando si apprezzano i Whisky e si comincia ad acquistarne ed assaggiarne diversi si arriva per forze di cose a “volerne di più” che tradotto significa semplicemente desiderare imbottigliamenti particolari, tirature limitate e di annate importanti. Non c’è nulla da fare, quando c’è la passione e una certa esperienza di fondo maturata negli anni (leggasi assaggi ed acquisti), gli imbottigliamenti “normali” ci soddisfano meno e a volte non li guardiamo nemmeno: il Glen Grant 5 anni lo vendono anche dai baracchini dei panini che compaiono come funghi la notte, quindi lo bistratto (facendo male).
Però c’è l’imbottigliatore indipendente che ha scovato sotto uno zerbino una botte di nettare invecchiato 11 anni, lo ha imbottigliato e ora lo vende a 250 euro la bottiglia. Lo voglio.
In questo caso, se si hanno davvero tanti soldi da spendere (investire direi io, buttare direbbero molti) e tanto spazio in casa, ben venga l’acquisto.
La realtà dei nostri conti correnti purtroppo ci impone dei forti limiti sull’acquisto di bottiglie d’eccellenza (o presunta tale, visto che purtroppo non sono pochi i casi in cui una bottiglia che dal prezzo immaginavamo un’eccellenza, non si è rivelata tale alla degustazione)
Le soluzioni sono poche:
Si assaggiano presso i locali/pub
Si acquistano poche bottiglie all’anno
Si acquistano i Sample.
Il primo punto è quello più “triste” perché di locali che hanno una scelta degna dell’appassionato ce ne sono veramente pochi anzi, pochissimi. Personalmente ne conosco solo due a Milano: uno è l’Irish Pub Mulligans in via G. Govone, l’altro è il Bar Metro in Via dei Martinitt (P.za De Angeli). Se qualcuno ne conosce degli altri, anche in altre città, è gentilmente invitato a commentare e a segnalarmeli! Sarei ben felice di poter creare una lista di locali dove gli amanti del Single Malt (e magari non solo) possono recarsi per qualche assaggio…
Per le poche bottiglie, è un po’ come faccio io… Poche ma buone diceva qualcuno e in generale è così
Per i Sample… beh.. a me i sample non piacciono molto…
Per me è come acquistare la copertina di un libro senza il libro. Purtroppo però è l’unica alternativa al “silenzio”.
Se vogliamo degustarci un Malto comodamente seduti sul divano di casa nostra mentre ascoltiamo della buona musica classica, l’unica alternativa è di comprare i Sample. Che poi sono anche carini, spesso confezionati con ceralacca, etichette personalizzate, magari scritte a mano…. Un tempo c’era chi collezionava i mignon (forse ancora adesso) e mi ricordo che quando ero piccolo, nell’armadietto dei liquori c’erano queste meravigliose bottigliette simili in tutto e per tutto a quelle grandi.
Però il Sample è pericoloso.. è una tantum, qualcosa di irripetibile (spesso)… la sua degustazione diventa un momento preziosissimo.
Ora, io non so voi, ma per me considerare la degustazione come esperienza soggettiva è un dato di fatto e come tale appunto è soggetto a diverse variabili: cosa abbiamo mangiato, come ci sentiamo, gli odori nella stanza, il nostro grado di stanchezza….
Una bottiglia ci consente il famoso ritenta, sarai più fortunato un sample molto probabilmente no. Per me non sarebbe la prima volta apprezzare un whisky maggiormente dopo il secondo, terzo assaggio a distanza di tempo (anche settimane). Cambia la situazione, cambia la personale condizione fisica/mentale. Un sample ci obbliga a un tiro singolo, al giro veloce; non all’intera gara.
Ciao Giorgio,
cosa dirti? che è tutto vero quello che dici, tutto maledettamente vero.
Resta comunque il fatto che se si vuole assaggiare qualche cosa in più il sample all’oggi è la sola via possibile (per lo meno per noi gente comune).
Certo ci sarebbero i vari festival in giro per il mondo, ma anche qui cadiamo nuovamente sul discorso monetario, moneta e tempo non tutti ne sono provvisti, purtroppo.
Io ho fatto scorta di sample al milano Whisky festival e qualche volta ad alcune degustazioni anche se in quest’ultime preferisco iniziare e finire li in compagnia con altre persone.
Altra via sono i vari forum di appassionati, magari salta sempre fuori uno scambio di bottiglie/sample oppure di degustazioni buttate in piedi all’ultimo minuto (vai qui e ci trovi in parecchi:http://www.singlemaltwhisky.it/forum/)
Per quanto riguarda i locali hai pienamente ragione, sono pochi, ma in lista direi di mettere anche Alcoliche Alchimie (Via Poliziano 3 – 20154 Milano) e il Bar Fontana.
P.S.: ho in casa un Glen Grant 5 anni degli anni novanta aperto da qualche settimana e sicuramente è più buono di un Jack Daniels, più profumato e floreale e poi per il risotto giallo è una bomba di sapore.
Ecco, il risotto giallo col Whisky mi mancava e sicuramente proverò 😀
Grazie anche per il suggerimento dei locali… farò una paginetta dedicata, sperando di farla diventare grande e numerosa 😀
dimenticavo… sono presente sul Forum anche se purtroppo seguo molto poco 🙁
Fai il classico risotto alla milanese ma anziché mettere il vino sfumi con il Glen Grant 5 anni ( non molto eh), prende un profumo fantastico, morbido e floreale senza alterare il risotto, fidati e prova.