Laphroaig Select

Mi è capitato quasi per caso ed è stato subito UAU!
laphroaig selectLo ammetto, quando ho visto l’uscita di questo NAS mi son detto: “uff… l’ennesimo…solita roba” e mi sbagliavo.
E così dopo una squisita cena tra squisite persone (no, non sono cannibale) compare tra le altre questa bottiglia ancora chiusa e quando mi è stato detto: “aprila pure!” non me lo sono fatto ripetere due volte.

Ma al solito.. cominciamo da un po’ di storia.

Laphroaig per questo imbottigliamento si è ispirata a Ian Hunter , ultimo proprietario della distilleria che intraprese un viaggio nelle terre dei Bourbon in America alla ricerca di fornitori di Cask che garantissero coerenza e nuovi aromi per poi sposare il classico Laphroaig invecchiato in botti europee.

Il nome dice tutto, è una selezione di Botti tra cui Oloroso, quercia bianca Americana, Quarter Cask e PX Hogsheads, fuse dal sapiente naso di John Campbell (il Master Distiller) fino ad ottenere 6 campioni che a loro volta sono stati fatti valutare dai Friends of Laphroaig fino a selezionarne uno. Il Select.

Naso:
E’ un Laphroaig con la sua torba e un po’ di balsamico ma c’è altro…. è più complesso… e non è un Laphroaig perché mi manca il medicinale

 

Bocca
Diverso dal 10 anni, c’è fumo ma meno, c’è torba ma ammorbidita da liquirizia e  arancia candita, c’è una certa dolcezza e meno sapidità

Finale lungo frutta sotto spirito
Liquirizia che torna a più riprese

Con l’aggiunta di acqua (è un 40%Vol, ne ho aggiunta pochina pochina per curiosità) la liquirizia esplode e arriva della menta balsamica

Purtroppo non ho potuto lasciare il bicchiere del giorno dopo… quindi mi sa proprio che dovrò comprare una bottiglia (magari due…) visto che a me è piaciuto! E poi visto il prezzo…. direi che li vale.

 

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