doveva nascerne un libro IV – conservazione

Il whisky in bottiglia non invecchia e per la conservazione è sufficiente osservare alcune regole di base.

Parlando di bottiglie chiuse, è bene limitare l’esposizione alla luce e conservarle nelle relative scatole originali. Un classico luogo fresco e asciutto va bene. Se si desidera conservare bottiglie per collezionismo, è utile segnare sul collo il livello del whisky, con un pezzetto di scotch, con una misura presa col righello o un segno con un pennarellino indelebile (che potrà essere rimosso con un batuffolo imbevuto di alcol denaturato). Se desiderate conservare la bottiglia a lungo, magari perché è un whisky pregiato da collezione, può essere utile avvolgere il collo nella pellicola trasparente per cucina. Così facendo, si potrà verificare costantemente eventuali perdite dal tappo (una volta con i tappi a vite di alluminio capitava spesso) ed evaporazioni non gradite (e che abbassano notevolmente il valore del nostro investimento) o comunque limitare tale rischio grazie alla pellicola.
La posizione ideale poi è quella in un armadietto in basso, risulterà più fresco e lontano da sbalzi di temperatura.
E’ scontato sottolineare come la conservazione e la cura della bottiglia e del suo involucro originale sia di fondamentale importanza per il mantenimento del valore a lungo termine.

Per le bottiglie aperte, è inevitabile l’evaporazione di alcol ma si può comunque limitare al minimo indispensabile l’apertura delle stesse, evitando di lasciare la bottiglia aperta sul tavolo e avvolgendo la solita pellicola intorno al collo.
Per le bottiglie aperte da molto, consiglio sempre di ruotare il tappo anziché cercare di sollevarlo limitando il rischio di rottura (e conseguente caduta di sughero nel whisky).

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