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Whisky Eretico di Silvano Samaroli

Samaroli Whisky EreticoQuando ho scoperto che Samaroli ha scritto un libro sul Whisky, l’ho subito acquistato e cominciato a leggere, andando contro le mie abitudini, perché di solito leggo i libri in ordine di acquisto e la pila di quelli da leggere vi assicuro, è alta.
Il titolo mi incuriosiva, sfogliandolo la curiosità aumentava, la carta poi, fantastica per chi come me, ama sottolineare.
Dell’Autore, beh, da italiano considero Samaroli un po’ l’Enzo Ferrari della Formula 1: è stato anche grazie a lui, al suo lavoro e alla sua passione se oggi ci sono tanti imbottigliatori paralleli e conosciamo bene il Whisky in Italia. Continua la lettura di Whisky Eretico di Silvano Samaroli

Considerazioni del Milano Whisky Day

Sabato 14 c’è stato il Milano Whisky Day organizzato dal Milano Whisky Festival e chi non è venuto si è perso tanto, quindi tenetelo presente la prossima volta 🙂

Quest’anno ho ricoperto il ruolo del “Gentil Hombre” l’uomo tappabuco, il riferimento per quei pochi che entrando erano un po’ spaesati e non sapevano dove andare o come fare per degustare i tanti, tantissimi Whisky a disposizione.

E’ stata una meravigliosa occasione per confermare quanto il Mondo del Whisky ma soprattutto le persone che girano attorno a questo Mondo siano fantastiche. E’ una vetrina aperta sul gusto, sulle sensazioni, sullo scambio di opinioni. E’ stato bello aiutare chi ha voluto capire di più su una distilleria, o chi conoscendola, ha preferito assaggiare l’imbottigliamento particolare o caratteristico o ancora quello raro e costoso; ed è stato ancor più bello incontrare quei volti che si leggono e conoscono principalmente sui social network o sui siti del settore. Continua la lettura di Considerazioni del Milano Whisky Day

due parole con Andrea Ferrari: Hidden Spirits

Biglietto Hidden Spirits

Per quei pochi che non conoscono Andrea Ferrari, nel 2013 ha fondato a Ferrara una piccola azienda, la Hidden Spirits che seleziona,
imbottiglia e commercializza Single Malt Scotch Whisky.

Ciao Andrea anzitutto desidero ringraziarti per il tempo che mi hai dedicato, quindi vengo subito al sodo con
la prima domanda fondamentale: Hidden Spirits: un nome che dice molto a chi apprezza le piccole realtà, ciò che si conosce meno
perché meno visibile Continua la lettura di due parole con Andrea Ferrari: Hidden Spirits

Trasparenza illegale

Per quanto sembri strano, citare gli ingredienti può essere illegale. Naturalmente parliamo di Whisky, in questo caso di Blend, dove dei Master Blender selezionano Single per fonderli in un arpeggio (come pubblicizzava una volta Gino Paoli). Quali Single vengono aggiunti però non è di pubblico dominio (anche se circolano liste in cui, per ogni Blend, vengono citati i Single coinvolti).

Se acquistate una bottiglia di Johnnie Walker, non troverete sull’etichetta che è composto da Cardhu, Clynelish, Brora, Caol Ila, Talisker, Mortlach e altri… e sicuramente non sapremo mai le percentuali, potremo solo intuirle con approssimazioni esagerate se siamo davvero bravi (e io non lo sono) Continua la lettura di Trasparenza illegale

Degustare il Whisky, Il libro

Degustare il Whisky

Claudio e Davide non scherzano affatto quando si tratta di Whisky e di trasmettere la loro passione ad numero sempre più vasto di persone. Hanno iniziato fondando nel 2014 (insieme anche a Andrea di Castri) il Whisky Club Italia ed ora mi trovo tra le mani uno dei più piacevoli libri sul Whisky che siano mai stati scritti.
L’opera originale (in inglese) è di Lew Bryson, direttore, scrittore e articolista per la celeberrima ed autorevole Whisky Advocate; rivista di riferimento per gli appassionati del Malto. Claudio Riva e Davide Terziotti hanno curato la traduzione rendendo così disponibile anche per chi non mastica molto l’inglese quest’opera.
Non è il classico libro sul Whisky e questo tengo a precisarlo perché a mio giudizio è un gran valore aggiunto. I Libri sull’argomento che ho letto si possono dividere in due tipi: quelli che fanno un più o meno esaustivo elenco di imbottigliamenti (ma potrà mai essere esaustivo un elenco di Whisky?) inserendo brevi descrizioni delle distillerie e diverse valutazioni e quei libri più da “libreria” che parlano più genericamente dell’argomento, con foto in grande formato, scansioni delle etichette, un elenco di tutte le distillerie…
diventando però a mio parere troppo dispersivi. Belli sì.. ma più da tenere in libreria che da sfogliare.

Claudio Riva, nella quarta copertina riassume affermando: “Un libro? Molto di più, una piacevole chiacchierata al banco del pub con un amico che conosce tutti i segreti del Whisky.” Mi trova perfettamente d’accordo perché l’impostazione, il modo in cui è scritto, ci riporta proprio ad un’atmosfera incredibilmente amichevole, è un libro che si fa leggere e che invoglia perché sono tantissimi i piccoli aneddoti, i racconti, gli approfondimenti, le parentesi che arricchiscono quello che appare a tutti gli effetti un dialogo tra il lettore e Lew Bryson.

Lew Bryson che stupisce per la quantità di informazioni trasmesse al lettore, moltissime delle quali, vi assicuro, ignote anche al sottoscritto che evidentemente non ne sapeva poi così tanto…
Insomma, un libro che visto la vicinanza delle feste, potreste regalare e farvi regalare.

Un grazie infine a Claudio e Davide che hanno inserito Uischi tra i siti suggeriti insieme a dei veri punti di riferimento per gli appassionati. Se posso fare un confronto con gli altri, per me è un po’ come stare nell’Orchestra Sinfonica della Scala sapendo suonare il citofono… 🙂

Degustare il Whisky di Lew Bryson
Ed. LSWR
ISBN: 978-88-6895-213-6
€ 29,90 – 268pp

 

Merda d’Artista?

Merda d'ArtistaIl 21 Maggio 1961, Piero Manzoni, sigillò in 90 barattoli esattamente ciò che l’etichetta indicava (anche se pare che in realtà contenessero gesso, nessuno, fino ad ora, ha voluto verificare). Era certamente un gesto forte, un’opera provocatoria. Li mise in vendita all’equivalente prezzo dell’oro (per 30 grammi) ma oggigiorno valgono circa 70.000€ cadauno. Nel 2007 fu venduto all’asta il barattolo numero 18 all’incredibile cifra di 124.000 euro. Se volete vederla esposta, andate a Napoli, al Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina.

Cosa significa un’opera del genere? Ha tante letture, alcune poetiche, altre meno ma quella che ritengo decisamente attuale è che il mercato (dell’arte in questo caso) è pronto ad accettare merda purché sia in edizione limitata.

Per tornare al mondo del Whisky, è un po’ quanto mi è sembrato di vivere con una stupenda (esternamente) edizione di Arran, la Smuggers, che con la prima edizione la Illicit Still, inaugura una trilogia di imbottigliamenti a tiratura limitata dedicati ai tempi in cui la distillazione sull’isola di Arran avveniva in modo illegale e il contrabbando era all’ordine del giorno

Arran_Smugglers_Series_vol_1_Illicit_Still-2

La tiratura limitata (in vendita in distilleria a circa 117 euro) è ovviamente andata a ruba e dopo pochi giorni c’erano già aste su ebay a oltre 250 euro.
Per un NAS.
Dalla stupenda confezione (lo ammetto, è davvero meravigliosa in foto, dal vivo non l’ho mai vista) ma è un NAS.
Quando siamo disposti a spendere per la merda d’artista?
Non è che stiamo cominciando a considerare il numero di bottiglie a disposizione più che il contenuto?

PS
La merda di cui parlo è ovviamente concettuale.

Italiani sempre indietro….

o davanti… a prenderlo…

insomma… ci siamo capiti….
Parlo di noi consumatori di Single Malt e non solo… di noi che attendiamo bramosi le novità delle distillerie sperando non costino follie…
Siamo gli sfigati di una comunità che in qualche modo, arriva sempre ultima?
Le mie sono solo riflessioni, frutto di 3 eventi che non so come si sono collegati tra di loro…
Andiamo con ordine… il primo evento, Ardbeg Supernova: si è conclusa l’esperienza spaziale di Ardbeg con l’uscita di questa edizione che conclude il trittico (Galileo, Supernova 2010 e questa del 2015). Purtroppo però…. vivi in Italia? Nisba, ce lo dice la stessa Ardbeg: Continua la lettura di Italiani sempre indietro….

Feis Ile 2015 da casa

Feis Ile Logo
http://www.islayfestival.com/

Per chi non lo sapesse (e sono pochi gli amanti del Whisky che non lo conoscono o non lo hanno mai sentito nominare), il Feis Ile è un Festival annuale della durata di una settimana circa su Islay. Insomma…. conosciamo le nostre feste paesane, le sagre, le salamelle alla brace, la birra a fiumi, le band di paese che cantano e tutti a ballare le mazurke… ecco.. qualcosa di simile a cui si aggiunge il Malto.
Tanto Malto.
Un giorno o l’altro ci andrò anche io… lo dico ogni anno, allo stesso modo in cui dico che devo portare l’auto a lavare…
Da quanto ho visto e letto, di cose da festeggiare quest’anno ce n’erano parecchie: quella che ha forse attirato più l’attenzione è il compimento del 200esimo compleanno per Ardbeg, che ha festeggiato con un imbottigliamento: l'”Ardbeg Perpetuum” andato subito esaurito e su cui c’è stato grande fermento (pare addirittura che agli eventi all’estero, tra cui l’Italia, l’Ardbeg abbia inviato bottiglie vuote, solo per ammirare l’etichetta ma non poter rivendere il contenuto…. ma di questo non ho conferma ufficiale dagli Ambassador). Felici i collezionisti.
Altro evento, altro compleanno importante (sempre 200 candeline) spente questa volta da Laphroaig, che festeggia con una nuova edizione del suo 15 anni tanto buono (era) e che un pochino ha deluso chi lo rimpiange (ma era più torbato l’altro!). Anche qui, felice chi ha tenuto una bottiglia chiusa da parte.
Altro compleanno, di un bambino (10 anni), ma con le idee da adulto è la Kilchoman che festeggia con un’edizione in vendita solo ed esclusivamente presso la distilleria. Peccato… mi sarebbe piaciuto avere una loro bottiglia….
Tutte queste candeline portano anche un fiocco: pare infatti che nascerà la 9a distilleria isolana, si chiamerà Gartbreck Distillery ed è fondata da Jean Donnay (già fondatore della distilleria Bretone Glan an Mor). Se tutto andrà bene, potremo assaggiare i primi distillati nel 2020 (ricordo che per legge il Whisky deve invecchiare in botte almeno 3 anni).

Il bicchiere al giorno dopo

Il bicchiere al giorno dopo è un bicchiere vuoto.
In realtà è il bicchiere in cui ho degustato un Whisky nella tranquillità di casa mia ma lasciato a riposare almeno una notte.
Rimangono aromi meravigliosi e particolari, concentrati e liberi dall’alcol ormai evaporato.
Rappresenta anche un ottima scusa: lasciare il bicchiere sul tavolo anziché riporlo nel lavandino o lavarlo subito dopo:
“mi serve da annusare domani!”
E rappresenta anche un inizio giornata bello carico: sveglia alle 06.00, annusata al bicchiere del giorno prima ore 06:15 e poi si mette su il caffé.
Fino ad ora l’ho sempre considerato uno standard sottinteso, compreso in una degustazione (per me) seria, ma ora ho deciso di indicare chiaramente quali sono gli aromi “del bicchiere al giorno dopo”
🙂

Sa di tappo?

Sappiamo tutti quanto il sughero nelle bottiglie sia importante: le tappa e mantiene il contenuto nelle bottiglie. E fin qui è facile.
Nel Vino inoltre il tappo di sughero consente uno scambio gassoso con l’esterno: esce l’anidride solforosa contenuta nella bottiglia (quella famosa dicitura: “contiene solfiti”) ed entra l’ossigeno. Questo scambio consente al vino di maturare ulteriormente guadagnando (o perdendo in alcuni casi) carattere. E’ il famoso affinamento in bottiglia.
Non ci sono solo note positive, sono certo infatti che la maggior parte di voi quando ha letto il titolo ha pensato al cattivo aroma che prende il vino quando un tappo “non è buono”. Continua la lettura di Sa di tappo?